Chemsex: feste a base di droga
Il termine chemsex viene ultimamente e comunemente usato per riferirisi a quelle feste private, organizzate in casa, dove le persone s’ incontrano per assumere droghe ed avere rapporti sessuali.
Queste droghe sono chiamate “chems”, termine che si riferisce a tutte le droghe sintetiche, anche se spesso sono coinvolte anche altre droghe, come il Viagra, l’alcol, la ketamina, la cocaina, i nitrati di amile/akile (poppers).
Gli stupefacenti che vengono maggiormente impiegati sono GHB, effetto anestetico rilassante che riduce le inibizioni, coca basata (preparata per mezzo di ammoniaca o bicarbonato), mefedrone, simile ad un’anfetamina, e può sovra stimolare il cuore e il sistema nervoso.
I chemsex rispondono a necessità che difficilmente possono essere soddisfatte dall’alternativa via webcam: esperienze sensoriali e di intimità sia fisica che emotiva . Avere questi incontri in queste modalità rientra nel bisogno di non mostrarsi in pubblico ma di andare alla ricerca di altri luoghi di incontro non convenzionali, dove il pregiudizio rimane fuori , rispecchiando anche quel bisogno di libertà nel poter esprimere la propria sessualità.
È un fenomeno sviluppatosi in Inghilterra che ha poi investito gli altri paesi e uno dei maggiori esponenti a parlarne è David Stuart il quale ha anche coniato il termine dandogli così un riconoscimento.
Ci sono però dei fattori di rischi da tenere in considerazione. Innanzitutto la possibilità di instaurare una dipendenza da sostanze e poi tutte le conseguenze portate da rapporti a rischio. Il chemsex è rischioso perché immette una serie di sostanze nel corpo che possono rallentare e accelerare il battito cardiaco.
L’uso di droghe può diventare particolarmente pericoloso quando è visto come parte di una determinata scena sociale e/o quando inizia a disturbare la vita quotidiana, cosa che probabilmente farebbe una festa di tre giorni senza dormire o mangiare correttamente.
Lo sapevi che:
- “ Chems” era un soprannome comunemente usato per la metanfetamina e il GHB/GBL nelle comunicazioni per telefono o via SMS con i loro spacciatori nella seconda parte del secolo scorso.
- Il termine Chemsex è nato nel gergo della cultura gay londinese ed è stato utilizzato da David Stuart nel 2001 al fine di descrivere la modalità di consumo di stupefacenti che stava avvenendo nella comunità gay locale.
- Gli avvertimenti più svariati sul chemsex provengono dalla stessa comunità Lgbt+ e da esperti di salute pubblica che hanno una conoscenza diretta dei suoi effetti. Il British medical journal, ad esempio, ha messo in guardia nel 2015 contro il “piccolo ma importante” aumento dei pazienti con dipendenza psicologica e fisiologica da farmaci psicotropi.
Dubbi e domande:
Anonima,
Esperti volevo sapere se esiste la droga dello stupro…
In questa scena della serie “Baby” sono descritte, in parallelo, due feste molte diverse…